E rieccomi finalmente a scrivere. Innanzitutto volevo annunciare anche al mio blog (nel caso qualcuno ancora non lo sapesse) che il 24 febbraio scorso MI SONO SPOSATO con la mia Cinzia. E in secondo volevo scusarmi anche con Renzo. Renzo è un nuovo amico che si aggiunge alle discussioni di questo mio "giornale virtuale". Scusarmi perchè il 4 febbraio scorso lui mi ha inviato questa mail e solo ora la pubblico (capirai, Renzo, sono stato un pò indaffarato fra confetti vari e fedi nuziali...):
"Stasera ho sentito al telegiornale di LA7 un breve comunicato: in Africa, mi pare nello Zimbabwe, sono già morte più di 3300 persone di colera. Mi è venuta subito questa riflessione che ti voglio comunicare. 3300 morti sono tre volte i morti uccisi da Israele nella striscia di Gaza. Eppure, nei giorni dei bombardamenti su Gaza, TUTTI i telegiornali in TUTTE le edizioni si sforzavano di dare notizie di questi morti... In modo particolare quando tra i morti c'erano anche dei bambini innocenti. Tra i morti di colera la MAGGIOR parte sono bambini. Non mi fraintendere, per me era un dispiacere sentire quei bambini e i loro genitori morire sotto i bombardamenti... A parer mio ingiustificati. Ma, ti ripeto la domanda, i morti non sono tutti uguali? Le ingiustizie non sono ingiustizie in tutti i luoghi della terra e verso tutti i suoi abitanti? Qualcuno su Gaza mi potrebbe dire che fra Israele e il Popolo Palestinese c'è uno stato di guerra sempre attivo che porta ogni tanto a questi episodi. Ma i morti in Zimbabwe non hanno dichiarato guerra a nessuno. E allora perchè le Autorità internazionali (con le migliaia di dipendenti che costano milioni di dollari) non intervengono in modo uguale verso tutti? Grazie per la tua attenzione e a presto. Renzo Chiaverini"
Per prima cosa volevo ricordare a chi legge che se non si ritrova nelle notizie di cui stiamo parlando è perchè, lo ripeto, la mail di Renzo è di circa due mesi e mezzo fa. Venendo a noi, caro amico: le domande che tu ti poni e che rivolgi anche a me sono antiche come le montagne. I morti non sono tutti uguali? No, non lo sono mai stati e mai lo saranno. In qualunque civiltà, tanto più nella nostra. I morti valgono secondo il ceto di cui fanno parte. Il Mondo è sempre stato diviso in caste, ed anche se ufficialmente non lo è più la realtà è sempre quella. Perchè, tanto più nella nostra civiltà, i morti non sono tutti uguali e le ingiustizie non sono ingiustizie in tutti i luoghi della Terra? Perchè noi abbiamo uno strumento bellissimo, e allo stesso tempo orrendo, che in epoche passate non esisteva: il potere dei mass-media. I mass-media sarebbero un qualche cosa di meraviglioso ed estremamente utile... Essere sempre informati su ciò che accade nel Mondo darebbe spazio alle Verità di emergere. Ma, purtroppo, come qualunque ottimo strumento che capita fra le mani all'uomo anche questo è stato rovinato: è diventato fazioso, falso, dominato dai poteri forti. E di esempi da fare ce ne sarebbero a bizzeffe. Il primo che vi posso fare l'ho vissuto in prima persona quando abitavo in Piemonte: un deposito di scorie nucleari, sito a Saluggia (Vercelli), ha perso per alcuni anni liquido contaminato... Riversandolo nella falda sottostante. Questo liquido ha viaggiato per qualche chilometro nel terreno, arrivando a lambire i pozzi del più grande acquedotto piemontese: l'Acquedotto del Monferrato. (Questa la versione ufficiale delle Autorità, secondo le quali non ci sarebbe stata contaminazione dei pozzi... E che se c'è stata rientra nei limiti dell'OMS) Insomma, in Italia c'è stato un incidente nucleare (al di là delle proporzioni contestate da questo o quell'altro) e nessun telegiornale o carta stampata ne ha dato notizia. Dico, avrebbe avuto questa notizia merito di perlomeno un servizio sul tg o un titoletto sul quotidiano?? E invece niente... Silenzio assoluto. Gli unici ad averne parlato (dopo parecchio tempo, però) sono stati i "soliti scomodi" di Report. E poi un'altra cosa che proprio non riesco a capire (non so se l'avete notato anche voi) è questa: com'è che quando scoppia un fatto di cronaca improvvisamente tutti i giorni di seguito fatti dello stesso tipo si ripetono, e poi ad un certo punto non se ne sente più niente? Esempio: i cani che mordono. Un bel giorno un cane cattivo morsica lo sfigato di turno. Il giorno dopo un altro, e un altro ancora, e ancora... Addirittura due o tre nello stesso giorno!? Finchè basta, cala il silenzio. Nessun cane morde più nessun sfigato di turno. Dopo parecchi mesi un nuovo cane morde un nuovo sfigato, e ricomincia il ciclo. Oppure la vicenda delle violenze sessuali. Stessa storia. Per un bel pò di tempo i violentatori sono in azione, poi all'improvviso ritornano buoni come agnellini. A questo punto io, non riuscendomi a spiegare eventi del genere, ho pensato a due cose: la prima scrivere a Roberto Giacobbo, chiedendogli di indagare su questo mistero. La seconda, ho pensato che si mettono d'accordo: probabilmente cani e violentatori si sentono fra di loro (tramite telefono, sms, o chat) e si organizzano i periodi. M'immagino un cane che parla con l'altro e gli dice: "Ahò, guarda che fra una settimana ricominciamo ad azzannare gli sfigati di turno... Tienti pronto!". Bisogna sorridere per non piangere. I media sono faziosi, e odiosi. Recentemente mi viene in mente il caso della giornalista (se così si può chiamare) di Matrix che andava a chiedere ai poveri terremotati dell'Abruzzo: perchè dormite in macchina? Perchè non avete mangiato, non avevate fame? E a proposito di morti che non fanno notizia. Permettetemi un piccolo sfogo: sono stato anch'io profondamente toccato dalla tragedia che ha travolto l'Italia, il terremoto del 5/6 aprile. Ci sono stati, GIUSTAMENTE, funerali di Stato con autorità religiose e laiche. Pochi giorni prima, un barcone con l'ennesimo carico di disperati è andato a picco nel mare fra l'Italia e la Libia... 200 dispersi, morti. Non dico che si dovesse fare anche per loro funerali di Stato, ma come accade sempre quando si tratta di questo tipo di tragedie la notizia è presto finita nel dimenticatoio. Eppure i morti sono tutti uguali. Gli Stati dovrebbero insegnare ai propri cittadini a "piangere" per tutti i morti, a sentire uno sconosciuto come un proprio fratello. Come giustamente ci siamo sentiti, in questo periodo, tutti abruzzesi, allo stesso modo dovremmo sentirci tutti clandestini quando accadono queste tragedie. Finchè, caro Renzo, l'Uomo non imparerà a sentirsi CITTADINO DEL MONDO INTERO, concittadino e fratello di qualunque altro essere vivente, i morti non saranno mai tutti uguali. Essere cittadino del Mondo non significa perdere la propria identità nazionale, ma significa sentirsi PARTE UGUALE di un Sistema molto più grande. Ognuno con la propria identità, la propria Storia, le proprie radici, la propria Cultura... Ognuno con la propria Diversità (la bellezza della Vita sta proprio in questo), ma con la consapevolezza di avere in comune con qualunque altro Essere umano una cosa: l'Anima, la Coscienza. Occorre quindi, paradossalmente, una GLOBALIZZAZIONE DELLA COSCIENZA. Solo allora saremo tutti uguali nella diversità, vivi e morti. Come possiamo pretendere, Renzo, che l'Uomo consideri i morti tutti uguali quando prima di tutto non riesce nemmeno a considerare i vivi uguali fra loro?? A parer mio, solo attraverso questo passaggio (sicuramente difficile, lungo e tortuoso da affrontare) si potrebbero risolvere tanti dei problemi che abbiamo ogni giorno sotto gli occhi. Solo con la Coscienza, solo un Mondo con Coscienza riuscirà a considerare un morto americano uguale ad un morto africano. E' evidente che ancora non è così, mi vengono in mente le Torri Gemelle. Un'altra grande tragedia, sicuramente. 3000 morti. Eppure come vedi, caro Renzo, soltanto con questa epidemia di colera che mi hai segnalato (di cui non ne ero a conoscenza, visto lo scarso risalto che ne han dato i media) i morti sono già 3300. E' stato scioccante vedere le Twin Towers sbriciolarsi in quel modo, è stata (non fraintendermi) una scena "spettacolare"... Chi muore di colera invece muore in silenzio, nessun occhio del Mondo puntato addosso. La conclusione, però, è la medesima: entrambi muoiono. O ancora, di esempi ce ne potrebbero essere a bizzeffe: il conflitto fra gli israeliani e i palestinesi. Per un morto ebreo, immediatamente dopo, ci sono 100 o 200 morti palestinesi per rappresaglia. Nessuna Autorità internazionale è mai intervenuta pesantemente contro Israele. Il popolo ebraico è stato vittima della più grande persecuzione della Storia d'accordo, ma non per questo ogni volta che compiono un'azione deplorevole deve passare come nulla fosse. E' un pò come la storia di chi fa del male agli altri da adulto, perchè da piccolo l'ha subito per primo lui. Se lo si continua a giustificare, non si farà mai il suo Bene. Gandhi diceva: le Verità sono antiche come le montagne. L'Uomo è fratello con tutti gli altri Esseri sul Pianeta, questa è una Legge naturale. Dall'inizio della Storia cerca di andare contro questa Legge, quando smetterà di fare ciò il Mondo cambierà... Diventando migliore. Caro Gandhi, anche le utopie sono antiche come le Montagne.
Anima Blu
giovedì 23 aprile 2009
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