Rieccoci qui, cari amici, con l'immancabile analisi politica dei risultati delle Elezioni Regionali appena passate, risultati ancora caldi caldi. Il titolo di questo articolo (omaggio, tra l'altro, all'indimenticabile Pierangelo Bertoli) può avere una doppia valenza e un doppio significato.
"Eppure il Vento soffia ancora" (significato numero 1): nonostante tutte le porcherie, le prove generali di regime, l'incapacità di governare (e addirittura di presentare liste nei tempi stabiliti), gli interessi personali, le balle, l'informazione messa a tacere (e quante altre cose ancora si potrebbero aggiungere a questo elenco)... Nonostante tutto questo, il Vento del Berlusconismo in Italia continua a soffiare prepotente e non cenna a diminuire. In una prospettiva, tra l'altro, di forte crisi per le Destre in Europa, come dimostrano la recente batosta subita da Sarkozy in Francia e i pessimi sondaggi della Merkel in Germania in vista delle prossime elezioni. E aggiungo: magari avessimo, in Italia, Sarkozy o la Merkel al posto di Berlusconi. Magari. M'inginocchierei (sempre se avessi le ginocchia, ovviamente!) e bacerei il pavimento. Certe volte mi vergogno di essere italiano, per quanto sono idioti i miei connazionali. Dico, ma quanto bisogna essere rincoglioniti per credere ancora alle balle di Berlusconi e i suoi? Eppure, parlando in giro con le persone, c'è davvero chi crede alle "favolette di Nonno Silvio"... Tipo che i giudici ce l'han con lui perchè sono comunisti, e altre amenità del genere. Il Berlusconismo è un fenomeno che andrebbe davvero studiato approfonditamente dai sociologi, bisognerebbe incominciare seriamente a domandarsi su quali siano le radici di questo vero e proprio "cancro" per l'Italia. Il Governo ne combina una davvero grossa, più che evidente (che perfino un bambino capirebbe), e tu a quel punto dici: bhè, adesso gli Italiani si sveglieranno, s'indigneranno, apriranno gli occhi e diranno "oh, cazzo, ma quanto siamo stati cretini". E invece niente, silenzio, ogni boiata passa quasi nell'indifferenza totale. E così il Re ne combina un'altra ancora più grossa, e silenzio lo stesso. E di nuovo così, in una continua escalation di boiate fatte da una parte e di silenzio-assenso dall'altra. A tutto questo l'unica vera risposta ha provato a darla Elsa Morante (si, peccato che il testo che segue sia del 1945 e si riferisca a Benito Mussolini):
"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.
Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."
Eppure il Vento soffia ancora (significato numero 2): C'è una brezza di Sinistra che, nonostante tutto, resiste agli uragani e che, sopratutto in Puglia, non solo resiste ma cerca anche di aumentare la sua Forza e tornare ad essere un Vento autorevole nel panorama italiano.