Sto ordinando al Burger King, di Torino. Seduti di fronte a me, tre signori: un tizio in carrozzina, e due signore sulla sessantina. Il tizio in carrozzina mi sorride... Ricambio il sorriso.
Fino a qui, tutto bene...
Ad un certo punto, una delle due signore si alza... Ha una rosa in mano. Inizio a sudare, e tremare. Ho già capito tutto: le conosco bene queste situazioni, io. La signora punta dritto verso di me, con il passo deciso di un militare russo che sta invadendo l'Ucraina. Mi arriva davanti... Mi guarda e, senza proferire UNA SOLA PAROLA (che so: "ciao cane", "buone le patatine?", "cosa ne pensi del buco nell'ozono?"... Niente. Niente di niente...), mi appoggia la rosa sulla carrozzina (rosa con il cartellino di Santa Rita da Cascia, dedicata - peraltro - ad una tal Paola).
Io alzo gli occhi, con uno sguardo fra lo sbigottito e l'imbarazzato, e - con un tono da scolaretta a cui qualcuno ha appena toccato il c**o - chiedo solamente: - Scusami, perché? -.
Lei mi guarda e, con un sorriso "buono" da missionaria appena rientrata dallo Zaire, mi risponde semplicemente: - Così... Da disabile, a disabile...-.
Fine della "triste" storia.
😂😂😂
(... Ah: poi c'è qualcuno/a che mi chiede perché ci sia ancora bisogno di parlare di "inclusione", nel 2023 😏 ...)