martedì 27 gennaio 2009

Le domande di Valentina (1)

In questo articolo risponderò ad una prima domanda (la risposta alla seconda nel prossimo articolo) che mi pone Valentina. Prima di tutto però una comunicazione di servizio: mi è stato segnalato, da diversi amici, che non riescono più ad inserire i loro commenti sul blog (Valentina stessa). Non ho capito bene come mai, forse ora rispetto a prima per poter commentare bisogna iscriversi al provider.. In ogni caso se volete dire qualcosa anche voi (e sapete quanto a me faccia piacere, perchè dalle vostre riflessioni nascono poi nuovi articoli e discussioni) e non riuscite a pubblicarlo qui, mandatelo al mio indirizzo di posta animablu@associazionelaquilone.org (se preferite potete anche chiedermi di rimanere anonimi). Ma ora bando alle ciance, la parola a Valentina:

"Ciao! Ho letto tutte le tue precedenti discussioni con Matteo... Bhe... E' stato molto azzardato a toccare Che Guevara... Sinceramente... Lo dico non perchè non la penso come lui... Ma perchè una persona così chiusa nei suoi 4 muri e così poco incline all'ascolto non l'ho mai vista. Bhe.. Ora esagero... E' tra le poche che abbia conosciuto personalmente. In gran parte condivido il tuo pensiero e i tuoi modelli di Vita... Una semplice osservazione... Perchè hai inserito il Papa? Come tu sai io non sono ne credente ne praticante e vengo da famiglia protestante.. Quindi puoi capire il mio imbarazzo/stupore a ritrovarmi il massimo esponente della Chiesa (intesa come società) tra Ernesto e Ghandi... Davvero allibita. Non ce l'ho con lui in quanto persona ma in quanto Papa. Non ti comprendo. Mi dai una risposta?"

Bhè, cara Valentina, la risposta sta già in una frase che tu hai scritto... Basta ribaltarla... Non ce l'ho con lui (ce l'ho con lui qui è in senso positivo, ovviamente) in quanto Papa, ma in quanto persona. Infatti, se avrai notato, nel mio blog viene sempre chiamato Karol Wojtyla. E' una figura che stimo molto, ma non per la veste che indossava o il ruolo che aveva. Infatti sono convinto che qualunque cosa avesse fatto nella Vita, sarebbe stato un grande uomo. Fosse stato un padre di famiglia, bhè allora sarebbe stato un ottimo padre di famiglia. L'ho inserito nei box qui a fianco perchè lo considero un mio modello di Vita, perchè il suo "carisma" e la sua "forza" in determinate situazioni mi hanno conquistato. Certo, non condivido tutto di lui... Come, del resto, non condivido con Ernesto la scelta della lotta armata o con Gandhi l'idea di castità come Valore Assoluto. Attenzione, io sono contrarissimo all'idolatria. Non ho idoli, credo sia la cosa più stupida che si possa fare. L'idolo è colui che non sbaglia mai, e non c'è stato Essere umano sulla faccia della Terra che non abbia commesso sbagli più o meno grandi. Le figure che ho inserito non sono degli idoli, bensì persone che stimo particolarmente, la cui Vita è stata caratterizzata da alcuni aspetti che vorrei condizionassero anche la mia. Karol mi ha saputo emozionare, ha saputo far vibrare la mia Anima in alcune sue azioni. Come si può dimenticare il suo intervento in Sicilia, nella Valle dei Templi... Quando con una rabbia visibile e una forza disumana gridò: -"Mafiosi, convertitevi! Convertitevi! Una volta verrà il giudizio di Dio!-. Certo, mi si potrebbe contestare dicendomi che sono un ipocrita perchè nell'articolo precedente ho scritto di essere agnostico ed ora invece esalto un uomo che grida convertitevi e parla di giudizio di Dio... Però, credo, che Karol in quell'intervento andasse al di là delle semplici parole che pronunciava (ovviamente essendo Papa non poteva che appellarsi a Dio). Voleva mirare alle coscienze "sporche" di uomini che avevano dimenticato di avere un'Anima, svegliarli dal "sonno" che li avvolgeva per far rinascere in loro una fiamma e una dignità dell'Essere Uomini... E non creature peggiori degli stessi animali. Certo, un'utopia. Forse, per alcuni, una cosa inutile. Io credo, invece, che vale sempre la pena di provarci... Non bisogna stancarsi mai. Karol mi ha conquistato, e piacevolmente scioccato, anche ai tempi delle guerre di Bush. Ha avuto il coraggio di prendere una posizione chiara, netta e dura contro le idee interventistiche. Tanto che, all'epoca, in Italia, avevamo sostanzialmente Wojtyla e Bertinotti sulle stesse posizioni (ricordandomi un pò quel Gesù rivoluzionario, "cattocomunista", che mi piace tanto!)! Famiglia Cristiana addirittura fece un sondaggio titolato: "E tu da che parte stai: con il Papa o con Bush?". Cosa volete che vi dica, è stato un grande Uomo. E lo rimpiango molto... Visto il successore che ci ritroviamo. Mi fa molto arrabbiare quando alcuni dicono che Ratzinger è il continuo del pontificato di Wojtyla. Per carità, probabilmente su diverse cose la pensavano allo stesso modo ma erano fatti di due paste completamente diverse. Karol non credo, ad esempio, avrebbe revocato mai la scomunica ai lefebvriani, i quali rifiutano qualunque tipo d'ideale ecumenico e che addirittura hanno fra i loro un certo Vescovo Williamson il quale afferma : "le camere a gas non sono mai esistite" (proprio oggi cade la Giornata della Memoria sulla Shoah). Infine, per concludere, permettetemi un ricordo personale di Karol Wojtyla. Ho avuto il piacere di conoscerlo ed incontrarlo diverse volte (ormai, era quasi un nonno per me... nella mia immagine di bambino). La più emozionante è stata forse quella nel 2000, quando la mia famiglia è stata chiamata ad essere testimone del Grande Giubileo. Sopra quel "palco", mentre i miei genitori leggevano la loro Storia, eravamo di fronte al Mondo intero... A milioni e milioni di persone che ci guardavano... Sia "live" lì a Roma (tutta la Piazza di San Pietro gremita come anche Via della Conciliazione), che a casa loro (infatti le televisioni trasmettevano in mondovisione). Poi il momento del saluto personale al Papa (sempre con gli occhi del Mondo puntati addosso). I suoi occhi erano dolci, e lucidi di lacrime. Mio padre mi prese in braccio, Karol mi diede un bacio e mi chiese: -Quanti anni hai?- Io gli risposi: -11-. Per quella frazione di minuti il Mondo si fermò, sembrava che non ci fosse più nessuno. Telecamere, persone, confusione... Nessuno. Eravamo solo io e lui, e lui non era il Papa... Ma semplicemente una bellissima persona. Anima Blu

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