mercoledì 26 dicembre 2012

La Fine del Monti (e l'inizio del Nuovo Monti...)


I Maya avevano previsto la “fine del Mondo”. Invece, il 21 dicembre 2012, è finito “solamente” il Governo Monti. La prima cosa che ho pensato, lo confesso, è che era un evento quasi paragonabile all'Apocalisse. Mi sono detto: da questo momento, l'Italia sarà in un tunnel nero e confuso. Monti era un approdo naturale e sicuro in cui rifugiarsi. Era la garanzia della nostra “affidabilità” nei confronti del resto del Mondo, lo schermo che filtrava il Potere dai politici “sgangherati” e “magnaccioni”, e molte altre cose. Attenzione: non stavo facendo il mio commiato commosso al Governo dei tecnici. Anzi... Per quanto mi riguarda questo esecutivo non doveva nemmeno vedere la luce. E, sempre per quanto mi riguarda, non ho condiviso quasi nulla di quello che hanno fatto. Tuttavia, mi spaventava l'idea che l'instabilità generale che esisteva prima dell'insediamento del Professore, potesse ritornare più forte di prima.

Pensavo anche al fatto che eravamo a due mesi dalle elezioni, e non sapevamo praticamente nulla di quello che ci attendeva. C'era un solo candidato Premier certo, Pierluigi Bersani. Tutto il resto era una gigantesca nebulosa fitta, da cui ogni giorno si tirava fuori tutto e il contrario di tutto. Non si sapevano gli altri candidati Premier, non si sapevano le alleanze, non si sapevano i programmi. Non si sapeva nulla. L'unica cosa certa era che tutti attendevano un segno da Mario Monti, il divino propiziatore dell'era dell'Austerity. Poi, all'improvviso, il “segno divino” è arrivato. Monti ha detto: scendo (anzi, salgo...) in politica. E da li, è cambiato tutto. E' incredibile come le cose possano mutare tanto rapidamente. D'improvviso, sono sparite tutte le mie ansie, le mie paure, le mie incertezze sul futuro dell'Italia. Mah si... Ora è tutto chiaro: dopo Monti, c'è solo Monti!

In realtà, sto un po' bleffando. Si, perché ero tranquillo anche prima. Era già comunque chiaro che dopo Monti, ci sarebbe stato solo Monti. Si, perché forse per la prima volta nella storia dell'Umanità, i politici hanno una paura fottuta di vincere le elezioni. Scacciano una possibile vittoria alle urne, peggio di come si potrebbe fare con un cane affetto dalla rabbia.

… Il Divino Monti è l'unico possibile successore alla guida di questo Paese. Del resto, chi se la prende la responsabilità di guidare l'Italia in questo momento? Se qualcosa andasse storto, il Mondo intero riverserebbe la propria rabbia contro il politico di turno che ha fatto fallire l'Italia e l'Europa intera. L'Europa, per l'appunto, ha già indicato chiaramente cosa vorrebbe per il nostro futuro. La classe politica, poi, ha creato le basi per raggiungere l'obiettivo prefissato: credete sia un caso se nessun partito che siede (anzi, sedeva) in Parlamento, ha mai chiesto di avere una Legge elettorale che rendesse l'Italia finalmente governabile (ossia, che chi vince riesce a governare... Pure che vince di un sol voto)?

… Potreste rispondermi: perché sei così sicuro che dopo Monti, ci sarà di nuovo Monti? In fin dei conti, i sondaggi danno vincente la coalizione di Pierluigi Bersani, e se i sondaggi non si sbagliano sarà Bersani il nuovo Premier!? Si, d'accordo... Il ragionamento non fa una grinza, ma proviamo ad analizzare lo scenario che si apre di fronte a noi dopo l'annuncio del Professore. Intanto, bisognerà vedere se i sondaggi continueranno a dare il medesimo responso. Monti, infatti, fino ad ora, non aveva ancora chiarito se sarebbe stato stato della partita o meno (anche se non ho capito bene che ruolo intenda avere nella campagna elettorale...). Ci sarà quindi da vedere quanto, alla fine, riuscirà a portare effettivamente a casa il Professore (e, secondo me, non sarà poco...). Se vincesse la coalizione montiana, va da sé cosa accadrebbe. Ma se vincesse Bersani, ci sarebbe lo scenario più interessante. Bersani, ancora prima di vincere le elezioni, ha già detto di volersi alleare con il Centro (del resto, pure che vincesse in larga misura, non avrebbe una maggioranza tale per riuscire a governare). Il Centro, dal canto suo, ha Monti al centro (per l'appunto), e senza Monti al centro non si allea con nessuno (questo è il vero motivo del perché il Pd vedeva come fumo negli occhi un impegno politico del Professore! Non voleva ritrovarsi Monti come “avversario obbligato”, e allo stesso tempo non voleva dover scendere a patti con una figura così “imponente” ). E quindi? Che si fa?

… Questa è la mia “profezia” (molto più certa di quella dei Maya). Alla fine vincerà il Pd. Il Pd, però, non avrà i numeri per governare solo. Non avendo i numeri, si vedrà “costretto” ad allearsi con il Centro di Monti (ponendo definitivamente fine al nome SINISTRA associato al Pd... Per l'immensa gioia dei vari Letta, Fioroni, eccetera). Il Centro, però, porrà come condizione fondamentale per l'alleanza il prosieguo senza se e senza ma dell'Agenda Monti, con Monti Presidente del Consiglio. Il Pd, all'inizio, borbotterà un po' (un po' di scena bisogna farla sempre, per essere credibili...). Poi, però, rivolgendosi al popolo italiano, dirà: “Cari elettori, non possiamo lasciare proprio in questo momento l'Italia senza un Governo stabile e coeso, e quindi ci vediamo costretti ad accettare la proposta di Casini... E' per il Bene del nostro Paese”. Così, per l'unità e la stabilità del Parlamento, ridaranno l'incarico a Monti. La versione alternativa è che il Centro accetterà Bersani come Presidente del Consiglio, ma a patto che l'agenda Monti sia il programma del Governo. Insomma, Monti o il suo fantasma aleggeranno ancora per molto sui destini del nostro Paese. Questa è l'unica cosa certa.

In mezzo a tutto questo bailamme, poi, ci sono le “incognite”. Da una parte c'è il pagliaccetto di Arcore che, nonostante tutti gli abbiano sbattuto le porte in faccia con un “no, grazie” (persino la Lega), continua ad occupare le tv per presentare il suo “rivoluzionario” programma elettorale. E' veramente una cosa straordinaria, quell'uomo: non si arrende mai, di fronte a niente e nessuno. Non c'è modo per fermarlo... Solo abbattendolo a fucilate, forse (in senso figurato, s'intende...). Ad ogni modo, la sua strategia è chiara: nonostante tutti mi abbiano detto di no, io continuo ad andare avanti imperterrito. Vado in tv a presentare le mie proposte, e ad ogni ospitata riguadagno punti nei sondaggi (all'Arena di Giletti, però, ha iniziato a dimostrare segni di cedimento. Forse Monti è un avversario troppo grande anche per lui...). Quando vedranno che ho ancora un bel bacino di voti, cambieranno idea e mi riapriranno le porte. Verrebbe da dire che vaneggia, se non fosse che la sua strategia sembra proprio funzionare. Questa è la cosa inquietante: c'è ancora gente disposta a credergli. C'è ancora gente che, ogni volta che lo vede in tv, torna ad avere fiducia in lui. E' una cosa pazzesca... Sembra la storia dei serpenti, che ad ogni suono del flauto tornano ad obbedire al proprio “padrone”. Berlusconi ha costruito, attraverso le sue tv, un potere mediatico e politico che continua ad avere un effetto incredibile. Ogni volta che va in tv, recupera voti. Certo, non vincerà più... Tuttavia, continuerà ad avere un peso non indifferente sul panorama politico. Con i sondaggi in crescita come sono, è probabile anche che qualcuno dei “vecchi” alleati cambi idea e gli riapra le porte. Ad ogni modo, anche se nessuno dovesse dargli più fiducia, si candiderà lo stesso (fosse anche solo per dimostrare quanto vale ancora).

Le altre due incognite sono Beppe Grillo, e Antonio Ingroia. Il primo, se non continua a buttare fuori gente che non ha fatto nulla di male, e se impara finalmente il significato della parola “democrazia” in tutte le sue varianti, avrà un peso non indifferente nel nuovo Parlamento. Il secondo è un folle, o un eroe (a seconda dei punti di vista): si è preso l'arduo compito di ricreare la Sinistra (quella vera...). Questi, escludendo Berlusconi e la Lega, sono gli unici due che potrebbero liberarci dal destino che l'Europa ha già scritto per noi (ovvero, la condanna di Monti a vita). Il problema è che si assomigliano, e assomigliandosi si elidono a vicenda. La Sinistra è a pezzi, perché a Sinistra c'è stato un grande scisma: il Movimento 5 Stelle, infatti, checché se ne dica, è una forza politica fondamentalmente di Sinistra. Il problema della Sinistra è sempre stato quello di avere un'irresistibile voglia di farsi del male, e di frantumarsi perciò ogni volta in mille pezzi praticamente tutti uguali fra loro. So che è praticamente inutile, ma voglio lanciare lo stesso un mio personalissimo appello: Sinistra d'Ingroia, e Sinistra di Grillo, trovate una sintesi e presentatevi uniti alle prossime elezioni! Per la miseria, salvateci da questo infernale gioco dell'oca in cui ogni volta si riparte sempre dal via! Ingroia ha già detto di volersi aprire alla Società civile, e ha altresì chiesto ai “vecchi” politici di fare un passo indietro. Grillo, dal canto suo, accetti di sostenere, oltre ai semplici cittadini, anche personalità di spicco della Società civile (mai state in Parlamento...) in grado di governare e rappresentare dignitosamente il nostro Paese (in questo momento, abbiamo bisogno di qualche guida forte e capace. L'idea di portare in Parlamento gente comune è fantastica, e va attuata... Tuttavia, in questo momento, potrebbe non essere sufficiente, e rischiare di fallire miseramente).

Ad ogni modo, escludendo il mio sogno utopistico di vedere finalmente una Sinistra tutta unita, lo scenario che ci troveremo di fronte alle prossime elezioni sarà il seguente: un polo composto da Pd e Sel (sempre che Sel non si renda finalmente conto di aver scelto il posto sbagliato in cui stare), un grande Centro con Monti (Casini, Fini, Montezemolo, più i transfughi convertiti di Pd e Pdl... Tutto all'insegna della beatificazione terrena e divina del Professore), un polo di Destra anti-montiana (da vedere se unito, o meno. Di certo, ci saranno Berlusconi e la sua schiera di lecca-lecca), il Movimento 5 Stelle, e la Sinistra “antagonista” (termine non corretto, ma non me ne venivano di meglio identificativi). Bisognerà vedere chi di questi riuscirà ad entrare effettivamente in Parlamento.

Tuttavia, come già detto, la nostra sorte è scritta... Dopo Monti, solo Monti.

Ah, comunque Buon Natale...

Francesco Canale in arte Anima Blu