lunedì 28 dicembre 2020

Riflessioni sul vaccino anti - Covid (e dintorni)...

Sul vaccino anti - Covid ci sono troppi "estremismi estremi" (come su ogni cosa, del resto): da una parte l'eccessivo (seppur comprensibile) entusiasmo, dall'altra la sempre più stupida e dilagante "filosofia no - Vax".

È vero: questo vaccino potrebbe non funzionare. Potrebbe, persino, avere effetti collaterali ancora sconosciuti. È stato preparato velocemente, e il Coronavirus è l'ignoto... Siamo tutti, dall'ultimo barbone per strada fino al Presidente degli Stati Uniti, completamente nel campo “dell'ignoto e delle ipotesi". Dovremmo anche tenere sempre ben accesa, in una remota parte del nostro cervello, l'ipotesi che - di questo piccolo, infinitesimale, infido, esserino - potremmo non liberarcene MAI (o potrebbe arrivare qualcosa di nuovo, persino peggiore). La "Vita normale", quella che conoscevamo un anno fa, potrebbe non ritornare MAI PIU’. Ne siamo consapevoli? Bene: evitiamo allora, almeno per ora, facili quanto vacui entusiasmi.

Premesso tutto ciò, ben venga il vaccino. Pochi ca**i: i vaccini, unitamente agli antibiotici, hanno preservato la Vita e consentito all’Umanità di progredire. È giusto che "beni comuni" così importanti siano lasciati in mano alle multinazionali del farmaco (multinazionali votate, nella maggior parte dei casi, al profitto più becero)? No, assolutamente. Per conto mio, tutto ciò che è essenziale alla Salute umana dovrebbe essere “pubblico” e gestito dallo Stato (nessun brevetto, vendita, o altro… A Cuba, ad esempio, stanno facendo esattamente così).

Ora, però, c’è ben poco da “filosofeggiare” o auspicare “Mondi perfetti”. Vogliamo lasciare che muoiano 700 / 800 / 900 vecchi – ma anche medici, malati cronici, obesi ed altri - ogni giorno (70.000 persone, in nemmeno un anno)? Possiamo anche benissimo decidere di farlo… Il Capitalismo, il Sistema (quello che voi, cari amici no – Vax, pensate di contestare), ne sarebbe solamente che felice. Mi/vi domando, però: è “etico”, tutto questo? Non credo. Credo che essere degli “alternativi”, oggi, significa riuscire a provare Empatia con le fasce più deboli (esattamente quello che ha detto il punto di riferimento di un agnostico come me: Papa Francesco). Essere degli “alternativi” – oggi - significa andare a vaccinarsi, seppur con tutti i dubbi e le paure del caso (assolutamente legittimi). Per carità: il vaccino lasciamolo pure “facoltativo”, per ora (a patto che ci sia un sufficiente numero di persone disponibili a farlo… In caso contrario, proprio per quel principio di “solidarietà” e “responsabilità sociale” di cui parlavo prima, credo che andrebbe reso obbligatorio. E non parlatemi, per piacere, di “dittatura sanitaria”: qualcuno di voi, forse, pensa sia dittatoriale levare la patente ad un ubriaco che guida? Non credo...).

Insomma: siamo in un Periodo Storico in cui non possiamo più permetterci di “complottare”, “dubitare”, mettere in dubbio qualunque cosa. Questo è il tempo di “fidarci”, ed “affidarci”: alla Scienza, allo Stato, a noi stessi, al nostro prossimo. Certo: la fiducia non va “tradita” (in quel caso, è giusto pagare ed essere “risarciti”).

Adesso, però, in questo preciso momento, non possiamo fare altro che mettere da parte i nostri “egoismi personali”, e - pur tenendo alta l’attenzione – combattere tutti insieme per uscire dal tunnel.