giovedì 29 aprile 2010

I Giorni del Giudizio




















Il mese di Aprile che
sta per concludersi è stata una vera e propria resa dei conti, su tanti fronti diversi. Le foto qui intorno ci ricordano due soggetti molto "protagonisti" in queste ultime settimane: Gianfranco Fini, nel ruolo di giudicante, e Papa Benedetto XVI, nel ruolo di giudicato. Sono, ovviamente, due storie separate.

Iniziamo a vederla ciascuna per conto suo. Lo strappo fra Fini e Berlusconi è finalmente venuto alla luce, con il suo bel carico di odio e rabbia. Come avevo già preannunciato su questo blog, qualche articolo fa, o Gianfranco rinunciava alle sue posizioni oppure la rottura era INEVITABILE. Berlusconi, che nella sua immagine di uomo infallibile non ama mostrare all'esterno alcuna magagna che lo riguardi (al contrario di quello che vogliono farci credere...), si è trovato costretto, dopo alcune pessime figure fatte da esponenti del Pdl in tivù, a portare tutto il pasticcio di fronte le telecamere. Lui è così: o tutto o niente. O facciamo i nostri bei giochini chiusi e segregati nei Palazzi, oppure sputtaniamoci tutti quanti allegramente in un continuo e incessante reality show. La verità è che il Popolo della Libertà, o meglio il Governo, ci stanno facendo davvero una bella figura di merda. Non è come vogliono farci credere "semplice dialettica interna", la dialettica è pacata e armoniosa. Qui è scoppiato un vulcano (a proposito di vulcani, questo mese ne abbiam viste delle belle eh? Magari dopo diciamo due paroline anche su questo), che da tempo covava rancori e bocconi amari rimasti per troppo tempo sullo stomaco. In questi giorni si sono tutti sbizzarriti a dire se il conflitto fra i due abbia radici politiche o personali, chi dice uno, chi dice l'altro. Io, personalmente, credo siano entrambe le cose. Partiamo da un presupposto: quando c'è in ballo Berlusconi o fai il servetto o sei un uomo morto. Con lui non esiste dialettica interna, non esistono altri capi se non lui. E' una Primadonna e non vuole altre donne accanto a lui (metaforicamente parlando ovviamente, perchè sappiamo quanto ami invece circondarsene "in privato"... Eheheh), se qualcuna comincia a cinguettare dietro alle sue spalle si gira e la sbrana. Questa è anche la sua Forza, il suo Carisma, ciò che affascina di lui le masse. Pertanto altre personalità "spiccate" di fianco a lui non possono esistere, devono sciogliersi fino a diventare tappetino, devono semplicemente imparare a sciorinare in televisione i mantra imposti dall'altro. Pura e semplice Legge del Capobranco, Legge Naturale, bestie insomma. L'unica eccezione Berlusconi la fa con la Lega Nord (un partito che di certo non si fa zittire o mettere in piedi in testa), forse perchè ha troppo bisogno di quest'alleato o forse perchè considera Bossi uno che non abita a casa sua. Lui dev'essere Padrone assoluto dovunque, ma sopratutto nel proprio Regno. Altrimenti è rottura. Prima è stato Casini, ora Fini. Quest'ultimo si è, giustamente, rotto i coglioni di essere trattato come una pezza. Ha sciolto nell'acido berlusconiano un Partito storico quale era Alleanza Nazionale, si è trovato di conseguenza appiccicato il titolo di cofondatore del Pdl (Berlusconi non poteva fare altrimenti, ma forse ora se n'è pentito amaramente. Pensava che Fini s'accontentasse del titolo onorario), epperò nella prova dei fatti era considerato un deputato qualsiasi. Fino a ciò che lo ha fatto davvero imbestialire, ovvero l'ultima cena ad Arcore dove Berlusconi e Bossi hanno stabilito il programma delle riforme per poi mandare quel decerebrato di Calderoli da Napolitano... Tutto a sua insaputa. Ci si potrebbe scrivere un testo teatrale, dove Berlusconi fa il marito, Fini la moglie, e Bossi l'amante. Mentre la moglie rimane a casa, il marito se la fa con l'amante e in più assieme a lei decide... Che sò... Di vendere la casa dove vive con la moglie. La vende, senza nemmeno dirglielo. Cornuta e mazziata, insomma. Se non è una moglie del tutto deficiente, logicamente s'incazza. A questo aggiungiamo i continui attacchi personali del Giornale di proprietà del fratello del Presidente del Consiglio, e direi che gli ingredienti per fare una torta esplosiva ci sono tutti. Direi che Fini può esserci antipatico quanto vogliamo, ma in una situazione del genere non gli si può dare torto. Certo, c'è la questione della Presidenza della Camera... Li non si capisce bene com'è andata, se è stato lui a volerla o Berlusconi ad appioppargliela nella speranza di mettergli un bel bavaglio. Comunque, in ogni caso, credo che li sia sbagliato il meccanismo di fondo. Non si può prendere gente di un Governo politico che è stato eletto su motivazioni politiche, e poi metterli a presiedere organi di garanzia come la Camera e il Senato. E' impensabile. Dovrebbe, a mio avviso, funzionare come la Presidenza della Repubblica (tra l'altro, sono le tre più importanti cariche dello Stato a discendere): presiedano la Camera e il Senato persone terze (personalità di spicco della Società Civile) non elette in un ambito politico, e il problema sarebbe risolto. Il problema personale fra Fini e Berlusconi non credo invece si possa risolvere facilmente, Silvio la sua personalità egocentrica certo non la cambia (tutta la sua Forza sta li) e se non è Gianfranco ad abbassare la testa l'è dùra (per dirla alla Bossiana). Poi c'è il problema politico, e su questo campo la posizione di Fini scricchiola un pò di più. E' evidente che anche in materia di idee e proposte l'ex capo di An vuole segnare il passo dalla follia politicamente distruttiva di Berlusconi e dei suoi. Un Paese che sta morendo su se stesso, e in Parlamento non si fa altro che discutere di legge sulle intercettazioni, scudi per Presidente del Consiglio e ministri eccetera. Vuole creare una Destra diversa probabilmente, dove ci sia una qualche minima base democratica e di buonsenso che manca fondamentalmente nella "pseudo-destra" di Berlusconi. Gianfranco Fini ha capito che in una Società ormai totalmente multi-etnica (ormai dovunque ti giri vedi più stranieri che italiani), dove quasi il 10% del Pil viene creato dalla forza lavoro degli immigrati, pensare di arroccarsi su una collinetta e chiudere tutte le porte senza nemmeno volgere lo sguardo ad una realtà che ormai, vuoi o non vuoi, esiste... E' da pazzi. E fin qui tutto bene, c'è da esser felici che possa nascere a Destra un qualcosa di meno folle del Berlusconismo. L'unica cosa che ci si domanda è questa: ma dove cazzo era Fini fino ad oggi? Voglio dire, Silvietto nazionale non è mai cambiato. E' dal '94 che ogni volta che viene eletto ripropone sempre le solite boiate per parare il culo a lui e quelli come lui, non è una novità degli ultimi tempi. Gianfranco vuole aprire sull'immigrazione, bene, ma perchè la Legge che regola questa materia si chiama "Bossi - Fini"? Oggi Gianfranco si dice molto distante dalle posizioni di Umberto Bossi, ma all'epoca in cui c'ha scritto insieme la Legge no? Bhà, si sarà convertito come Sant'Agostino... Sarà stato fulminato sulla Via di Damasco. Per carità, io con la mia buona dose di fiducia nel genere umano sono convinto che si possa sempre cambiare e migliorare le proprie posizioni. E se Fini è davvero maturato come sembra, bhè, non può che essere una cosa positiva. Certo, ora bisogna vedere cosa farà e come andranno le cose. Gente all'interno del Pdl che lo appoggia ce n'è davvero poca, tantissimi ex An gli hanno voltato le spalle per seguire la comodità di essere appoggiati al culo di Berlusconi. Quindi, credo, che le strade possibili siano tre: o Fini trova un bel pò di gente del Pdl che sposi la sua causa (ed un Partito spaccato in due provocherebbe conseguenze catastrofiche, oltre l'ira furibonda del Premier), o ritorna nella sua cuccia (soluzione più improbabile di tutte), o esce dal Partito (il che metterebbe a rischio la stabilità del Governo, ma Berlusconi pur di non andare ad elezioni anticipate farebbe di tutto). Bhà, staremo a vedere.

La seconda storia di questo mese è, come già detto, quella che riguarda Papa Benedetto XVI e, più in generale, il Vaticano. E' scoppiato il caso pedofilia nella Chiesa. Allelujah. Finalmente. Non fraintendetemi, non è certo una cosa su cui festeggiare. Era ora, però, che qualcuno si prendesse la briga di alzare pubblicamente il velo su una questione di cui praticamente tutti sapevano ma che nessuno aveva il coraggio di denunciare. La pedofilia nella Chiesa fino ad oggi era mormorio di paese, bisbigli alle orecchie, chiacchiere al buio... Un fantasma che aleggiava. Ora sono fatti REALI (magari non tutti, ma molti senz'altro), che stanno emergendo e che continueranno ad emergere. Ovviamente, come ci si poteva immaginare, la cosa non è partita dall'Italia... Da noi non si muove foglia che il Vaticano non voglia. Il Papa ha dovuto ammettere a voce alta (prima lo faceva, diciamo, borbottando un pò), chiedere perdono e sopratutto dettare una Linea d'azione che dovrebbe essere scontata ma che spesso all'interno della Chiesa non la era: un prete pedofilo dev'essere denunciato all'autorità civile e sospeso (in attesa di verifiche) dal suo Magistero. Fino ad oggi si diceva che il "peccatore" appartenente allo stato Vaticano doveva essere denunciato all'autorità del medesimo (anzi, la vittima dell'abuso se non lo faceva entro determinati tempi da quando era avvenuto il fatto rischiava lei stessa addirittura la scomunica), e in merito al Magistero non veniva SOSPESO ma SPOSTATO. E' risaputo quanti preti pedofili, dopo aver compiuto abusi, invece che essere "aiutati" e "curati" venivano trasferiti in altri posti (dove, ovviamente, continuavano a combinare guai). Speriamo che, d'ora in avanti, la Linea dettata dal Papa venga rispettata e applicata alla lettera da tutti i suoi Vescovi e Cardinali. Certo, la Chiesa si è ritrovata catapultata tutta d'un botto in una situazione alquanto imbarazzante. Qualcuno ha provato, come è comune abitudine fare, a gridare al complotto (Silvio docet) ma poi la questione si è rivelata talmente grande e grave che era impensabile sostenere tali teorie. Il Vaticano dovrebbe incominciare a ragionare seriamente sulle cause che provocano così tanti casi di pedofilia nella Chiesa, non credo la si possa ridurre ad una semplice questione di qualche mela marcia. La trovo una risposta troppo comoda. Certo, è sicuramente vero che i pedofili s'annidano un pò dappertutto... Ma sono convinto che, all'interno dello svolgimento del Magistero, ci siano uno o più particolari meccanismi che portano, spesso, il prete a deviare. Non mi è ancora del tutto chiaro quali siano (sicuramente la castità "forzata" è un aspetto, ma non l'unico), però una cosa è certa: le domande che mi pongo io, gli alti prelati non se le fanno. Ho visto una Chiesa imbarazzante e fragile che, invece di farsi una seria analisi di coscienza, si è stretta intorno al suo Pontefice... Arrancando. Si, arrancando, perchè quando un Cardinal Sodano esprime solidarietà al Papa davanti le telecamere chiamandolo addirittura "dolce Cristo in terra" (il che mi suona anche un pò blasfemo) non lo trovo un segno di Forza. Lo trovo, al contrario, un pessimo segno... Simbolo di una Chiesa marcia nelle sue fondamenta, esattamente come la Società su cui poggia. In più, come se tutto questo non bastasse a creare abbastanza imbarazzi, è saltato fuori anche il ritrovamento del corpo di Elisa Claps. Altra storia assurda. Altre verità soffocate fra le mura della Chiesa. Un prete, e sicuramente più di uno, hanno tenuto nascosto il corpo senza vita di una povera bambina per ben 17 anni, nel sottotetto di una Basilica!!!? Per che cosa? Per proteggere un malato di mente quale è Danilo Restivo, malato di mente fortunato però... Perchè ricco. Vergogna!!! Se Restivo era un povero pazzo qualunque a quest'ora stava marcendo in carcere, invece visto che non lo era gli "uomini di Dio" hanno preferito lasciar marcire la povera Elisa dentro ad un edificio religioso. Questa storia dimostra, una volta di più, da che parte sta solitamente la Chiesa: dalla parte dei ricchi. Cose da pazzi. Se penso che la gente, per 17 anni, è andata a pregare con il corpo mummificato di una bambina sopra la testa mi vengono i brividi. Sconsacrare quella Basilica mi sembra il minimo da fare! Dovrebbero buttarla giù! Spero che li sbattano tutti in galera (uomini di Chiesa e non), tutti quelli che hanno aiutato anche solo minimamente a tenere coperto il fatto. Restivo è pazzo, ma loro sono dei bastardi!
Nel mese dei Giudizi, delle rese dei conti, è arrivata anche quella della Natura con l'Uomo (seppur piccola). L'eruzione del Vulcano nei Paesi Nordici ha sbattuto in faccia al genere umano la realtà dei fatti: possiamo avere la tecnologia più avanzata possibile, illuderci di dominare tutto e tutti, ma alla fin fine basta un pò di polvere alla Natura per piegarci al suo volere... Per ricordarci che siamo piccoli, che siamo ospiti di questo Pianeta, che siamo stupidi e insulsi. E l'hanno dimostrato gli aeroporti fermi di questi giorni, le persone a dormire sulle brandine negli scali... Tutto per un pò di polvere. Ma tanto ormai a noi nulla c'impressiona più, nessuno si ferma a riflettere, si continua per la folle strada imboccata... E così bruciano le piattaforme petrolifere, le coste e le biodiversità della Louisiana sono praticamente già fottute. Vedete, cari amici, non esisterebbero rese dei conti, Giorni del Giudizio, se avessimo tutti quanti più umiltà, più riflessione, più dialogo. Se avessimo più Amore, più Senso di Responsabilità, più Etica. Insomma, se avessimo più Anima. Anima Blu

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il segreto della vita è contenuto nella Sacra Bibbia: Polvere siamo e polvere torneremo.
Credere si pensa sia una parola bandita dal vocabolario di un nichilista. Tuttavia persino un nichilista, contrariamente a quanto si pensa, crede in qualcosa. Il nulla è pur sempre parte del tutto. Senza l'uno, infatti, il secondo non avrebbe raison d'être. Non è vero che Nietzsche non aveva un credo, uno ce lo aveva e questo era: il Caos. In esso lui riscontrava il principio fondativo di ogni cosa. Dunque non ci si può dire sul serio contro o anti qualcosa senza esserne parte integrante. Al mondo esistono gli antipolitici, antireligiosi, anticomunisti, antifascisti, anticonformisti, anticristiani e chi più ne ha più ne metta. Bisognerà pur che qualcuno si assuma la responsabilità di essere per e non solo contro qualcosa. Siamo tutti buoni a demolire, non altrettanto a costruire. Il mondo in cui viviamo non sa più che farsene dei distruttori, per questo dobbiamo tramutarci in costruttori. L'epoca dei Nietzsche e del superomismo è finita da un pezzo, esattamente in concomitanza con le due carneficine mondiali. Tutto è uno! Quando questo modo di pensare monista trionferà anche in Occidente, allora sì che potremmo scoprire delle paradossali, ma proprio per questo tanto più veritiere concordanze tra cristianesimo e nichilismo. Soprattutto considerando che il nichilismo è nato in seno al cristianesimo stesso, diventandone pertanto il rovescio della medaglia. Semmai occorrerebbe solo distinguere il cristianesimo veritiero e genuino di Cristo, da quello menzognero e degenerato della Chiesa. Il segreto della vita è contenuto nella Sacra Bibbia: Polvere siamo e polvere torneremo: “se avessimo tutti quanti più umiltà, più riflessione, più dialogo. Se avessimo più Amore, più Senso di Responsabilità, più Etica. Insomma, se avessimo più Anima”,ne saremmo più consapevli. GRAZIE FRANCESCO PER LE TUE RIFLESSIONI SEI UNO DEI COSTRUTTORI CHE IO AMMIRO DI PIU’! GRAZIE!